Ethereum, L’Abbassamento Delle Fee e La Deflazione: Layer2, Berlin, London

Uno dei problemi più grandi della rete Ethereum sono gli altissimi costi di transazione. E’ anche vero che quelli della rete Bitcoin sono altrettanto alle stelle, tuttavia quest’ultimo è più un bene di rifugio/investimento (quindi che viene spostato/usato poco). Invece ETH viene utilizzato in modo improrogabile per spostare tutti i token che girano sul suo network, per eseguire swap e smart contract (su Uniswap, anche se per un errore, è stata pagata una transazione da quasi 40,000 dollari). 
LAYER2 (OPTIMISM)
Una prima risoluzione a questo problema potrebbe arrivare dal Layer2 (cioè blockchain parallele alla sua mainnet) che possono essere indipendenti con un loro network (ad esempio Matic o xDai) o sempre connesse ad Ethereum (Layer2 sono stati già implementati nei pools di liquidità di Loopring, su Synthetix, Aave ed arriveranno su Uniswap v3 e Compound). 
Sei interessato ad usare già il Layer2? Dai un’occhiata qui: Layer2? Configurare Metamask Con Matic (Polygon), xDai e ZKSwap
Praticamente quando si svolge un’operazione nel network ETH viene eseguito uno smart contract: più complesse sono queste funzioni e maggiore sarà il gas che pagherò (a maggior ragione se la rete risulta intasata per le tante transazioni). Nel Layer1 (originario) rimarrà solo la transazione, invece le funzioni eseguite sullo smart contract verranno dirottate sul Layer2, per poi essere ritrasferite sul Layer1 (ciò ne abbassa le gas fee). Ciò si traduce in un intasamento minore della rete e maggiori velocità.
L’unico problema è che per il momento, il passaggio finale da Layer2 al Layer1, comporta un’attesa di circa una settimana (questo problema potrà essere risolto se tutti i protocolli migreranno direttamente sul Layer2). Questa soluzione dovrebbe migliorare la scalabilità di 100x.
AGGIORNAMENTO BERLIN
Il 14 aprile 2021 verrà lanciato l’aggiornamento Berlin sulla mainnet di Ethereum (è stato scelto questo nome perchè EHT utilizza i nomi dei luoghi dove si svolge il Devcon; il prossimo sarà a Londra). E dovrebbe essere un upgrade molto importante per tutta la rete. Verrà applicato al blocco 12.244.000, che dovrebbe essere minato probabilmente il 14 aprile. 
Questo aggiornamento verrà lanciato sulla testnet Ropsten il 10 marzo, mentre il 17 marzo arriverà su Goerli ed il 24 su Rinkeby.
Nei mesi scorsi erano stati lanciati gli aggiornamenti Istanbul e Muir Glacier. I nodi Ethereum dovranno essere aggiornati dai miners alla nuova versione compatibile con Berlin prima del 7 aprile.
Questo aggiornamento introduce quattro EIP (Ethereum Improvement Proposal) sulla mainnet di Ethereum, ovvero:

1) EIP-2565, che riduce il costo della ModExp

2) EIP-2929, che aumenta il costo del gas per alcune operazioni effettuate per la prima volta in una transazione (SLOAD, *CALL, BALANCE, EXT*e SELFEDESTRUCT)

3) EIP-2718, che introduce un nuovo tipo di transazione per consentire supporti più efficienti per più tipi di transazione

4) EIP-2930, che aggiunge un tipo di transazione che contiene un elenco di indirizzi e chiavi a cui la transazione prevede di accedere, per mitigare alcuni degli aumenti del costo del gas introdotti da EIP-2929

Per gli utenti che non possiedono un nodo, e non minano, l‘aggiornamento non implica di dover fare nulla. In generale si tratta di un aggiornamento di rete al protocollo che crea nuove regole per migliorare il sistema, pertanto non richiede altro se non l’aggiornamento dei nodi e dei software di mining. 
AGGIORNAMENTO LONDON
Invece l’attesissimo aggiornamento al network di Ethereum, che potrebbe trasformare ETH in un asset deflazionistico, è previsto per l’aggiornamento “London” di luglio (EIP 1559). La proposta modificherà la struttura delle commissioni di Ethereum da un sistema ad asta (che consente ai miner di dare la priorità alle offerte più alte) alla nuova che regolerà dinamicamente le commissioni in base alla sua congestione affinché gli utenti paghino solo l’offerta più bassa per ciascun blocco (sostanzialmente la base fee sarà più alta se la blockchain è congestionata e più bassa se è meno congestionata).
Si potrà pagare una base fee (canonica) ed una base fee + premium (che velocizzerà la transazione. Il premium va ai miners).
Inoltre, per ogni transazione, la commissione base fee del network verrà bruciata, portando potenzialmente un sistema deflazionistico per il network. Un’analisi delle transazioni sul network realizzata lo scorso anno ha rivelato che EIP-1559 avrebbe bruciato 1 milione di Ether nell’arco di 365 giorni, quasi l’1% dell’offerta totale. Una ricerca pubblicata da ETF Grayscale ha concluso che un meccanismo deflazionistico sarà un forte fattore rialzista per il prezzo di Ether. Quelli meno entusiasti della proposta sono chiaramente i miners di Ethereum. Negli ultimi mesi, hanno minacciato un Hard Fork in quanto alcune stime valutano la perdita economica per i miners del 50%.
Ricordo anche che Ethereum passerà da Proof Of Work a Proof Of Stake nel 2022.


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