Molti loghi di brand noti hanno spesso significati particolari, mistici o semplicemente vogliono trasmettere qualcosa in chi li osserva. Ad esempio scegliamo un determinato computer perché pensiamo che quel brand sia migliore di un altro, siamo anche disposti a pagare di più uno stesso oggetto soltanto perché ci fidiamo di più di un determinato marchio.
Inutile dire che un logo dice molto dell’azienda che rappresenta: dalla scelta del colore alla grandezza del font, ogni aspetto è una caratteristica fondamentale, un indice dei valori che l’azienda vuole trasmettere.

Il logo di Amazon contiene una freccia gialla che rappresenta un sorriso, questa freccia va dalla A alla Z. Come mai? Molto semplice: essa sta ad indicare che nel noto sito ecommerce è possibile trovare di tutto dall’A alla Z.
Un messaggio semplice, anche se abbastanza criptico.

Il loro primo logo di eBay era molto semplice, una scritta posta su una barra con una sfumatura dal nero al bianco, proprio per questa scelta di colori così sinistri esso fu soprannominato “Death Bar” logo, cioè il logo della barra morta. Nel 1997 eBay.com rilascia un nuovo logo molto classico su sfondo blu che però non soddisfa nessuno.
In pochi giorni allora decidono di affidarsi al CKS Group e Bill Cleary che disegna il logo attualmente utilizzato.
Nel settembre 2012, 15 anni dopo, il logo subisce un restyling con un look minimalista.
Sotto certi versi, nella scelta dei colori, è simile a quello di Google.

Questa ex succursale della Sony chiamata Vaio ed ormai dismessa qualche anno fa presentava diversi simbolismi nel logo facendo riferimenti all’analogico e al digitale con la lettera V e la lettera A a rappresentare una forma d’onda analogica e la lettere I e O un codice binario.

Sun Microsystems (prima di essere assorbita da Oracle), era un importante produttore di computer. Il suo logo è un ambigramma perfetto: può essere letto da qualsiasi parte. Le quattro «S» visibili nel quadrato sono in realtà formate ciascuna da una «U» e da una «N».

Nel logo Microsoft (più volte cambiato nel corso della lunghissima storia dell’azienda), i colori sono molto importanti: ognuno dei quattro colori che compongono il logo rappresenta un “mondo” all’interno di Microsoft: il blu è stato legato all’universo Windows; il rosso è stato scelto per rappresentare Office; il verde porta un riferimento all’intrattenimento con Xbox (che non è più solo una console ma il brand che racchiude tutta la divisione entertainment di Microsoft) mentre il giallo per il momento non ha un significato ben definito. Probabilmente rappresenta qualcosa che non c’è ancora, detto in parole povere il futuro.

Il logo del sistema operativo Ubuntu rappresenta tre persone che si tengono per mano in un cerchio e che guardano verso l’alto.

Durante la creazione del logo di Google, i designers cercavano di rappresentare un senso di giocosità, senza oggetti ingombranti o simboli che potessero rappresentare un limite alla loro creatività.
Il logo attuale dispone di un modello di colori primari che vengono “interrotti” da una sola lettera mostrata in colore secondario, il verde.
Questa “rottura” degli schemi classici del design, rappresenta l’idea che Google non è una società che rispetta le regole!

La mela morsicata, simbolo della Apple, è uno dei marchi più famosi al mondo. Tra le ipotesi più accreditate in merito alla genesi del logo della casa di Cupertino, c’è il riferimento ad un’altra “apple”, quella dei Beatles: la grande mela verde che campeggia sui dischi dei Fab Four, molto amati dal fondatore di Apple, Steve Jobs.
Un’altra possibile spiegazione per la scelta del logo da parte di Apple riguarda la sua prima versione: una raffigurazione di Newton sotto l’albero di mele dove, secondo i racconti, avrebbe avuto ispirazione per la scoperta della legge di gravitazione universale. Questo logo degli anni ’70 era molto elaborato e ricco di dettagli, inoltre conteneva il nome del marchio (Apple Computer Co.), ma si è rivelato difficile da riprodurre. Così sembra sia nata la mela morsicata, ricollegabile alla vicenda biblica del frutto proibito raccolto dall’albero della conoscenza e mangiato da Eva e Adamo. Il frutto morsicato diventa dunque simbolo di desiderio e ribellione ma anche di scoperta e di conoscenza. La metafora è stata infatti ripresa da una pubblicità datata 1979 in cui si legge: “Siamo cercando di trovare l’uso più originale di una mela dai tempi di Adamo”.

Il marchio di auricolari Beats, di proprietà di Apple rappresenta una «B» e un cerchio rosso, entrambi sono stati posizionati per mostrare una persona che indossa le famose cuffie.

Il servizio di archiviazione di Evernote sceglie l’elefante come simbolo del programma, vista la nota memoria degli elefanti. E l’orecchio dell’elefante ha una piega, un po’ come quelle che si fanno per lasciare il segno su libri e giornali.

Il logo del Nintendo Gamecube è sia un cubo piccolo abbracciato da uno grosso, sia una “G” viola che abbraccia una “C” visibile in negativo (cioè nera).
Un altro logo particolare è quello della LG.
La versione ufficiale è che «le lettere “L” e “G” simboleggiano il mondo, il futuro, la giovinezza, l’umanità e la tecnologia». In effetti all’interno del sito, per procedere con la descrizione del logo e della brand identity di LG, vengono utilizzate parole come ‘domani’, ‘globale’, ‘umanità’ e ‘energia’. Il logo, nato nel 1995, viene descritto come un volto umano che sorride, creato a partire delle due lettere che compongono il nome, come simbolo “friendly”, sinonimo di prossimità nei confronti del cliente.
Secondo altri esiste una similitudine tra il logo LG e Pac-Man, la celebre pallina gialla che, creata nel 1980 nel formato arcade, ha segnato un’intera generazione. 
Basterebbe, infatti, una piccola rotazione del logo di alcuni gradi per ottenere la simpatica faccina ma in versione rossa. 
Coincidenza o meno, questa simbologia risulterebbe perfettamente riconducibile alla mission aziendale. 
Cisco Systems, azienda specializzata in router e altri apparati per la realizzazione di network, fu fondata nella città americana in California precisamente a San Francisco. I suoi fondatori, mentre in auto si stavano recando a Sacramento per registrare la nuova azienda, videro il celebre Golden Gate in controluce e decisero che il ponte doveva essere presente nel logo. Le linee verticali ne riproducono così una versione “stilizzata”.
Il logo di Places, il servizio di geolocalizzazione di Facebook, sembra contenere un 4 iscritto in un quadrato: un ironico riferimento al concorrente Foursquare?
Un altro significato metaforico è quello di Pinterest: nella «P» del logo del social network fondato nel 2010 (dedicato alla condivisione di foto, video ed immagini) è incorporata una spilla. In inglese si chiama “pin” e si riferisce all’opportunità degli utenti di appuntare le immagini sulla piattaforma.

Wikipedia, l’enciclopedia del Web, è rappresentata da un mappamondo formato da tasselli di puzzle contrassegnati da diversi simboli. Una parte però è sempre incompleta, perché l’aggiornamento del sito è in continua evoluzione.


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